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Pozzallo, lottizzazione abusiva: in 47 finiscono sotto processo

E’ stata fissata l’udienza per la quale i dipendenti municipali devono rispondere di abuso d’ufficio mentre i rimanenti indagati, tra cui un notai

POZZALLO. Quarantasette persone, tra cui sei tra funzionari e tecnici del Comune di Pozzallo saranno processati il prossimo otto novembre dal Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale di Modica. E’ stata fissata, infatti, l’udienza per la quale i dipendenti municipali devono rispondere di abuso d’ufficio mentre i rimanenti indagati, tra cui un notaio, sono accusati di lottizzazione abusiva. Originariamente nell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Pozzallo, diretta dal Sostituto Procuratore, Gaetano Scollo, e coordinata dal Procuratore Francesco Puleio, gli indagati erano quarantotto ma il proprietario della lottizzazione inquisita è deceduto.


Ad eccezione dei sei “municipali”, tutte le altre persone, a vario titolo, rispondono di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio, di abuso edilizio e di violazione della normativa antisismica. In relazione a tali fatti, su richiesta della Procura di Modica, il Gip di Modica aveva disposto il sequestro preventivo degli immobili. Nella fattispecie si tratta dei dirigenti e dipendenti del Comune di Pozzallo preposti al rilascio dei permessi e delle autorizzazioni in materia edilizia, del notaio rogante gli atti di vendita, dei professionisti che curarono i frazionamenti e la progettazione, nonché degli imprenditori e dei proprietari degli immobili costruiti sui lotti risultanti dall’illecito frazionamento.



I fatti riguardano l’indebita lottizzazione, avvenuta tra la fine del 2005 e il 2011, del fondo rustico in contrada “Danieli”, ai confini territoriali tra i comuni di Pozzallo e di Modica, e determinarono l’illegittima trasformazione di una zona a destinazione agricola, perché tale naturalmente avulsa da aggregati abitativi e priva di adeguate opere di urbanizzazione primaria e secondaria, cui fu conferita destinazione invece edificatoria. Oltre all’indebito frazionamento in zona agricola, si contestano anche le singole violazioni edilizie, perché i fabbricati sono stati costruiti in difformità rispetto a quanto autorizzato con le illegittime Concessioni Edilizie.  Non sono stati invece contestati gli abusi d’ufficio concernente le concessioni edilizie, pur sussistenti, giacché i relativi fatti di reato sono estinti per prescrizione.  

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